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giovedì 20 febbraio 2014
Un progetto , un'idea , i volti di una scelta
Un progetto , un'idea , i volti di una scelta

C'è insomma la volontà a rendersi utili per una comunità , con continui spunti e proponimenti , ma credo, sia necessario che le parole abbiano la possibilità di attraversarsi negli occhi , ad avere un'espressione di un viso , di essere accompagnati dalla gestualità delle mani .
Il progetto di un paese, godibile ed usufruibile non solo dai residenti , e volto all'attrazione ed attrattiva di chi , viandante o viaggiatore , si trovi presso la nostra comuniità , ed abbia la possibilità , finalmente , di goderne agli occhi , e sapere che , come turista ha ricettività , cordialità e pulizia , è questo l'imperativo su cui puntare.
Ridisegnare le piazze , aggiungo , e la possibilità di camminare e usufruire di tutte le strade fino ai vicoli del centro storico , dove un gruppo di lavoro abbia realizzato un progetto di rivitalizzazione sistemazione e controllo , che incuria ed abbandono hanno lasciato per anni con la complicità di stati di politica antiquata e cieca , è necessario per iniziare.
Un paese non è di pochi , ecco perchè l'idea , adesso ha bisogno di uscire ed incontrare dei volti , e farli , sorprendentemente , sorridere, spingendoli , ad una collaborazione fattiva , su progetti definiti !!


Un progetto ha un volto , una faccia e subito dopo una sua fisionomia ed "umanità", facciamo di POSITIVO , una forza propulsiva di idee , che possano camminare su gambe solide, ma anche su teste dove l'intelligenza , la cultura nuova, ed il lavoro ne siano la costante !!
Mettiamoci la faccia , sarebbe bello che il paese sia testimone di tanti volti per un reale cambiamento !! Positivi e PROPOSITIVI
Fernando Libretti
domenica 16 febbraio 2014
Un pensiero positivo
Un pensiero Positivo

Sentirsi , nonostante ci sia l'allontanamento fisico da un posto, parte integrante di esso e sentirlo proprio , e la voglia di modificarne lo stato, ti accomuna , inevitabilmente ad altre persone ,altre storie ed altre sensibilità per migliorare , e sentire le voci del proprio paese , ed è quella sensibilità spiccata che dovrebbe essere trasformata in grido , urlo atavico che sprigiona la propria dignità ad essere come gli altri , meglio degli altri , sostenendo quel progetto che possa arrivare al cambiamento .
Il mio paese è quello che vorrei insieme ad altri , è quello che per anni è stato mortificato , è quello che si è perso in meccanismi di poteri mai denunciati e sradicati , da sintomatici personaggi da rivista , che hanno deciso per un popolo e che a quel popolo non hanno risposto . Il mio paese ha sognato di diventare città , ma è rimasto paese con tutti i suoi difetti , e non decolla come città per un'assurda incompetenza amministrative e politica , il mio paese è quello degli scempi e delle concessioni a deturpare paesaggi e posti , per insensibilità di pochi e negligenza di tanti !! Il mio paese è quello che ha bisogno di svegliare le coscienze e di colorare la propria vita , di sentire il bisogno di essere una comunità , di sentire il bisogno di bello per le strade e di dare un senso culturale alle proprie giornate , di sensibilizzare l'umanità esistente ad uscire da casa e sentirsi vivere in spazi gradevoli e condivisi , sentire le persone e parlare con chi mai ha avuto forza per esprimersi , dare l'occasione per realizzarsi nel proprio spazio , avere la gioia di vivere nel proprio "bel paese" !! Qualcuno potrà dire che ciò è utopia , io dico che si può , ma dipende molto da chi , gruppo o associazione , ha in mente in sè , la bellezza ed il senso di essa , il gusto e la legalità , le regole e la concreta voglia di rivoluzionare lo stallo !! Non facile certo , ma facile è abituarsi al meglio , e se un'insieme di sensibilità si muovono creeranno il precedente per avvicinarne altre e poi altre , in un senso endemico di unione.

Fernando Libretti
giovedì 6 febbraio 2014
Vizi privati e pubbliche virtù ,noi del sindacato in dissenso
Che la democrazia sui posti di lavoro sia una priorità acquisita e da acquisire , non solo avanguardia di pochi, dovrebbe essere un dato certo da cui non prescindere per chi è illuminatamente di sinistra .
La dialettica impone parametri per i quali la sintassi non è un optional ma il dato certo su cui ragionare e divertirsi ad ascoltare amenità di sorta , o intelligenti ragionamenti per migliorare e per confrontarsi , e la democrazia interna ad un gruppo, politico o ricreativo che sia , è un imperativo su cui ne scherzare ne conquistare , c'è o dovrebbe esserci !
L'imbarbarimento dei rapporti sindacali sui posti di lavoro , è il riassunto di come si tenti di dismettere ogni possibilità di dissenso e di come certo sindacato e certi padroni , abbiano il solo intento di creare un pensiero unico , non un solo sindacato sul quale tornerei successivamente !!
Rompere ogni regola di democrazia sottintende come il liberismo capitalista intende i rapporti tra le parti , e la crisi creata per speculare e dare la gestione a certo tipo di padroni e di banche , e di governi massonici complici , è il dato su cui le sensibilità di ognuno e soprattutto di noi comunisti devono , hanno l'obbligo, di prendere posizioni chiare e non superficiali .
La dissoluzione di tante battaglie e di tante conquiste del sindacato , in questi anni , hanno la forza di renderci forti e non impreparati , soprattutto per noi della Fiom che del sindacato ne abbiamo il senso , ed il movimentismo classico di una sinistra in essere, ci differenzia da altri , dai "neoliberisti sindacalisti possibilisti" propensi sempre a cambi repentini di rotta , verso un sindacato di parte , quello che si accorda per puro opportunismo e quello che negli ultimi tempi non spiega il perchè di certe scelte e cerca di far intendere che i risultati sono i loro . Ma a costo di che?
Finora non abbiamo avuto grandi esposizioni per essere incisivi , ma adesso , dove il disagio sociale incalza, abbiamo il dovere di contarci e muoverci verso il dissenso , e mi riferisco non solo al precariato , ma anche alle realtà che altrimenti non avrebbero voce e creare un unico blocco , un movimento di scontro sociale , che modifichi i rapporti di forza in seno ad un sindacato che vuole , a tutti i costi , muoversi in direzione di quel senso collaborazionista e padronale , che noi , avanguardia comunista , non vogliamo !! Rimanere e dare battaglia dall'interno , o uscire e creare i presupposti per incalzare il dissenso e creare un movimento di massa che diventa classe e prenda coscienza di ciò? Al momento da delegato Fiom rimango e cerco di contrastare un modo inverosibilmente anacronistico di intendere il sindacato , il mio sindacato , e la propria democrazia interna , ma credo che un'ampia riflessione con la propria coscienza , crei i presupposti per non essere felici della possibilità , senza discussione interna , di una decisione presa da una firma non legittimata ad un documento per la cancellazione della nostra identità nei posti di lavoro !! Io spero che questa piccola riflessione apra un a seria discussione tra noi compagni , e che ci ritrovi come sempre , pronti ad una sfida che sarà la più difficile , il senso di appartenenza per coscienza e per memoria storica ad un grande sindacato , ed ad un grande movimento di avanguardia sociale !! Nioi siamo il sindacato , non altro !!
FELIBRE
lunedì 3 febbraio 2014
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