Visualizzazioni totali

giovedì 6 febbraio 2014

Vizi privati e pubbliche virtù ,noi del sindacato in dissenso

Che la democrazia sui posti di lavoro sia una priorità acquisita e da acquisire , non solo avanguardia di pochi, dovrebbe essere un dato certo da cui non prescindere per chi è illuminatamente di sinistra .
La dialettica impone parametri per i quali la sintassi non è un optional  ma il dato certo su cui ragionare e divertirsi ad ascoltare amenità di sorta , o intelligenti ragionamenti per migliorare e per confrontarsi , e la democrazia interna ad un gruppo,  politico o ricreativo che sia , è un imperativo su cui ne scherzare ne conquistare , c'è o dovrebbe esserci !
L'imbarbarimento dei rapporti sindacali sui posti di lavoro , è il riassunto di come si tenti di dismettere ogni possibilità di dissenso e di come certo sindacato e certi padroni , abbiano il solo intento di creare un pensiero unico , non un solo sindacato sul quale tornerei successivamente !!
Rompere ogni regola di democrazia sottintende  come il liberismo capitalista intende i rapporti tra le parti , e la crisi creata per speculare e dare la gestione a certo tipo di padroni e di banche , e di governi massonici complici , è il dato su cui le sensibilità di ognuno e soprattutto di noi comunisti devono , hanno l'obbligo, di prendere posizioni chiare e non superficiali .
La dissoluzione di tante battaglie e di tante conquiste del sindacato , in questi anni , hanno la forza di renderci forti e non impreparati , soprattutto per noi della Fiom che del sindacato ne abbiamo il senso , ed il movimentismo classico di una sinistra in essere, ci differenzia da altri , dai "neoliberisti sindacalisti possibilisti" propensi sempre a  cambi repentini di rotta , verso un sindacato di parte , quello che si accorda per puro opportunismo e quello che negli ultimi tempi non spiega il perchè di certe scelte e cerca di far intendere che i risultati sono i loro . Ma a costo di che?
Finora non abbiamo avuto grandi esposizioni per essere incisivi , ma adesso , dove il disagio sociale incalza, abbiamo il dovere di contarci e muoverci verso il dissenso , e mi riferisco  non solo al precariato , ma anche alle realtà che altrimenti non avrebbero voce e creare un unico blocco , un movimento di scontro sociale , che modifichi i rapporti di forza in seno ad un sindacato che vuole , a tutti i costi , muoversi in direzione di quel senso collaborazionista e padronale , che noi , avanguardia comunista , non vogliamo !! Rimanere e dare battaglia dall'interno , o uscire e creare i presupposti per incalzare il dissenso e creare un movimento di massa che diventa classe e prenda coscienza di ciò? Al momento da delegato Fiom rimango e cerco di contrastare un modo inverosibilmente anacronistico di intendere il sindacato , il mio sindacato , e la propria democrazia interna , ma credo che un'ampia riflessione con la propria coscienza , crei i presupposti per non essere felici della possibilità , senza discussione interna , di una decisione presa da una firma non legittimata  ad un documento per la cancellazione della nostra identità nei posti di lavoro !! Io spero che questa piccola riflessione apra un a seria discussione tra noi compagni , e che ci ritrovi come sempre , pronti ad una sfida che sarà la più difficile , il senso di appartenenza per coscienza e per memoria storica ad un grande sindacato , ed ad un grande movimento di avanguardia sociale !! Nioi siamo il sindacato , non altro !! 
FELIBRE