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giovedì 20 febbraio 2014

Lucio Battisti - Innocenti Evasioni

Lucio Battisti - Innocenti Evasioni

Lucio Battisti - Innocenti Evasioni

Un progetto , un'idea , i volti di una scelta

Un progetto , un'idea , i volti di una scelta

19 febbraio 2014 alle ore 18.42
Per puro spirito provocatorio , scrivo ancora,  in preda, forse, ad un delirante , continuo , rimbalzarsi di idee e contributi ad un progetto . Un progetto ambizioso, per alcuni, propositivo per chi ormai ha necessità di cominciare a dare dei volti alle parole, e slancio alle idee.
C'è insomma la volontà a rendersi utili per una comunità , con continui spunti e proponimenti , ma credo, sia necessario che le parole abbiano la possibilità di attraversarsi negli occhi , ad avere un'espressione di un viso , di essere accompagnati dalla gestualità delle mani .
Il progetto di un paese, godibile ed usufruibile non solo dai residenti , e volto all'attrazione ed attrattiva di chi , viandante o viaggiatore , si trovi presso la nostra comuniità , ed abbia la possibilità , finalmente , di goderne agli occhi , e sapere che , come turista ha ricettività , cordialità e pulizia , è questo l'imperativo su cui puntare.
Ridisegnare le piazze , aggiungo , e la possibilità di camminare e usufruire di tutte le strade fino ai vicoli del centro storico , dove un gruppo di lavoro abbia realizzato  un progetto di rivitalizzazione sistemazione e controllo , che incuria ed abbandono hanno lasciato per anni con la complicità di stati di politica antiquata e cieca , è necessario per iniziare.
Un paese non è di pochi , ecco perchè l'idea , adesso ha bisogno di uscire ed incontrare dei volti , e farli , sorprendentemente , sorridere, spingendoli , ad una collaborazione fattiva , su progetti definiti !! 
Quando si entra in un luogo , la giusta colorazione delle pareti , i ricercati particolari , inseriti in quelli esistenti , gli abbellimenti aggiuntivi , creano la sensazione del piacere , ed è quella sensazione che Positivo , ha , credo, la volontà di realizzare. Chi entra nel paese , dovrebbe avere quella sensazione , ed è necessario allora agire , con i mezzi a disposizione , ad attuare un piano sistematico di controllo urbano , che non può prescindere anche da un'educazione ed una propensione ad un senso civico , che , purtroppo ,  un pò è andato scemando !! Le scuole , i movimenti culturali e le associazioni , avrebbero il giusto impulso per iniziare questo percorso umano , coinvolgendo menti e volti alla preparazione culturale del processo di trasformazione .  Studiare il modo per sradicare vecchie mentalità che hanno tenuto un paese in un sonno crescente , e coinvolgere giovani e "volti" , nei luoghi non convenzionali , andandoli a trovare nei luogi di frequentazione quotidiana ,e spodestare un vecchio e provinciale modo di aggregazione !! Molti hanno la necessità di essere coinvolti , ed allora proporre loro , la collaborazione ad un tema ,  sarebbe , immagino, necessario passaggio all'azione sociale.
Ecco che il progetto di rivitalizzare le piazze , tutte , gli spazi, tutti , e creare incontro , non è un 'idea a se, anzi proprio il senso che darei in divenire dello spazio reale che intendo per incontarsi , anche in modo spontaneo e naturale !! Progettare con questa gioventù possibilità imprenditoriali e lavorative, mettendoli nelle condizioni di interagire con la cosa pubblica e non vederla , come qualcosa ad uso dei grandi e dei soliti noti locali !! Indicargli progetti per farli rimanere in un luogo che tanti abbiamo lasciato , e che tanti avrebbero voluto arricchire e potenziare !! Un Comune è  un centro propulsivo di idee per un  paese, non asettico luogo dove volti più o meno tristi,  burocratizzano le giornate !! Si potrebbe   , ad esempio , gestire un luogo dove accogliere idee  e progetti di lavoro , e cercarne la realizzazione , accompagnando il percorso fino alla realizzazione , si potrebbe cercare di gestire la forza lavoro del posto , per rotazioni lavorative , proprio in virtù di quella progettualità per l'abbellimento degli spazi !! Divulgare e far comprendere , diffondere periodiicamente notizie, creare di un Comune un'azienda umana , ottimizzandone il lavoro !!
Un progetto ha un volto , una faccia e subito dopo una sua fisionomia ed "umanità", facciamo di POSITIVO , una forza propulsiva di idee , che possano camminare su gambe solide, ma anche su teste dove l'intelligenza , la cultura nuova, ed il lavoro ne siano la costante !!
Mettiamoci la faccia , sarebbe bello che il paese sia testimone di tanti volti per un reale cambiamento !! Positivi e PROPOSITIVI
Fernando Libretti

domenica 16 febbraio 2014

Un pensiero positivo

Un pensiero Positivo

13 febbraio 2014 alle ore 16.49
E' proprio da un pensiero positivo che nasce un progetto , e da quello innalza ad essere proposizione un'idea , un'intento di prospettive che possano unirsi per diventare modello e propositi per visuali su cui ragionare . Che sia prerogativa di chi è illuminato su idee propositive , è innegabile sensazione dello scrivente ,e se una sensibilità non si esprime ,rimane sopita in un torpore che non fa bene ad una comunità , dove la mentalità e la cultura , fanno rallentare i processi innovativi e lungimiranti , prendendo consapevolezza di tempi maturi per sapersi confrontare ,operare e cooperare , ad un progetto di "abbellimento" delle proprie convinzioni e dei propri convincimenti , in una risoluzione sistematica del proprio concetto di appartenenza !! E' proprio il concetto stesso di appartenenza , che crea in sè la volontà e la voglia di crescere , in una comunità che si evolve , ma mantiene saldi i propri connotati , siano essi , anche folcloristici ,di un luogo , di un posto ,di un paese .
Sentirsi , nonostante ci sia l'allontanamento fisico da un posto, parte integrante di esso e sentirlo proprio , e la voglia di modificarne lo stato, ti accomuna , inevitabilmente ad altre persone ,altre storie ed altre sensibilità per migliorare , e sentire le voci del proprio paese , ed è quella sensibilità spiccata che dovrebbe essere trasformata in grido , urlo atavico che sprigiona la propria dignità ad essere come gli altri , meglio degli altri , sostenendo quel progetto che possa arrivare al cambiamento .

Il mio paese è quello che vorrei insieme ad altri , è quello che per anni è stato mortificato , è quello che si è perso in meccanismi di poteri mai denunciati e sradicati , da sintomatici personaggi da rivista , che hanno deciso per un popolo e che a quel popolo  non hanno risposto . Il mio paese ha sognato di diventare città , ma è rimasto paese con tutti i suoi difetti , e non decolla come città per un'assurda incompetenza amministrative e politica , il mio paese è quello degli scempi e delle concessioni a deturpare paesaggi e posti , per insensibilità di pochi e negligenza di tanti !! Il mio paese è quello che ha bisogno di svegliare le coscienze e di colorare la propria vita , di sentire il bisogno di essere una comunità , di sentire il bisogno di bello per le strade e di dare un senso culturale alle proprie giornate , di sensibilizzare l'umanità esistente ad uscire da casa e sentirsi vivere in spazi gradevoli e condivisi , sentire le persone e parlare con chi mai ha avuto forza per esprimersi , dare l'occasione per realizzarsi nel proprio spazio , avere la gioia di vivere nel proprio "bel paese" !! Qualcuno potrà dire che ciò è utopia , io dico che si può , ma dipende molto da chi , gruppo o associazione , ha in mente in sè , la bellezza ed il senso di essa , il gusto e la legalità , le regole e la concreta voglia di rivoluzionare lo stallo !! Non facile certo , ma facile è abituarsi al meglio , e se un'insieme di sensibilità si muovono creeranno il precedente per avvicinarne altre e poi altre , in un senso endemico di unione.

Le possibilità vanno ricercate e riunite , sapendo la difficoltà nell'evidenziarle e renderne un progetto , e so di certo che tante identità nascoste , nel mio paese, esistono , sono solo silenziose menti che vogliono soltanto sentirsi vive !! Il grande lavoro è culturale , e per molti è un'arma su cui mai hanno puntato per meri calcoli politici e tecnocratici !! Io credo nelle possibilità di culture nuove e su cui iniziare un "Progetto Positivo Propositivo" su cui puntare . Spero di esserne testimone per rendere "bello il mio paese "!   
Fernando Libretti

Dizzy Gillespie/Stan Getz: "A Night In Tunisia" (1978)

giovedì 6 febbraio 2014

Vizi privati e pubbliche virtù ,noi del sindacato in dissenso

Che la democrazia sui posti di lavoro sia una priorità acquisita e da acquisire , non solo avanguardia di pochi, dovrebbe essere un dato certo da cui non prescindere per chi è illuminatamente di sinistra .
La dialettica impone parametri per i quali la sintassi non è un optional  ma il dato certo su cui ragionare e divertirsi ad ascoltare amenità di sorta , o intelligenti ragionamenti per migliorare e per confrontarsi , e la democrazia interna ad un gruppo,  politico o ricreativo che sia , è un imperativo su cui ne scherzare ne conquistare , c'è o dovrebbe esserci !
L'imbarbarimento dei rapporti sindacali sui posti di lavoro , è il riassunto di come si tenti di dismettere ogni possibilità di dissenso e di come certo sindacato e certi padroni , abbiano il solo intento di creare un pensiero unico , non un solo sindacato sul quale tornerei successivamente !!
Rompere ogni regola di democrazia sottintende  come il liberismo capitalista intende i rapporti tra le parti , e la crisi creata per speculare e dare la gestione a certo tipo di padroni e di banche , e di governi massonici complici , è il dato su cui le sensibilità di ognuno e soprattutto di noi comunisti devono , hanno l'obbligo, di prendere posizioni chiare e non superficiali .
La dissoluzione di tante battaglie e di tante conquiste del sindacato , in questi anni , hanno la forza di renderci forti e non impreparati , soprattutto per noi della Fiom che del sindacato ne abbiamo il senso , ed il movimentismo classico di una sinistra in essere, ci differenzia da altri , dai "neoliberisti sindacalisti possibilisti" propensi sempre a  cambi repentini di rotta , verso un sindacato di parte , quello che si accorda per puro opportunismo e quello che negli ultimi tempi non spiega il perchè di certe scelte e cerca di far intendere che i risultati sono i loro . Ma a costo di che?
Finora non abbiamo avuto grandi esposizioni per essere incisivi , ma adesso , dove il disagio sociale incalza, abbiamo il dovere di contarci e muoverci verso il dissenso , e mi riferisco  non solo al precariato , ma anche alle realtà che altrimenti non avrebbero voce e creare un unico blocco , un movimento di scontro sociale , che modifichi i rapporti di forza in seno ad un sindacato che vuole , a tutti i costi , muoversi in direzione di quel senso collaborazionista e padronale , che noi , avanguardia comunista , non vogliamo !! Rimanere e dare battaglia dall'interno , o uscire e creare i presupposti per incalzare il dissenso e creare un movimento di massa che diventa classe e prenda coscienza di ciò? Al momento da delegato Fiom rimango e cerco di contrastare un modo inverosibilmente anacronistico di intendere il sindacato , il mio sindacato , e la propria democrazia interna , ma credo che un'ampia riflessione con la propria coscienza , crei i presupposti per non essere felici della possibilità , senza discussione interna , di una decisione presa da una firma non legittimata  ad un documento per la cancellazione della nostra identità nei posti di lavoro !! Io spero che questa piccola riflessione apra un a seria discussione tra noi compagni , e che ci ritrovi come sempre , pronti ad una sfida che sarà la più difficile , il senso di appartenenza per coscienza e per memoria storica ad un grande sindacato , ed ad un grande movimento di avanguardia sociale !! Nioi siamo il sindacato , non altro !! 
FELIBRE

sabato 4 gennaio 2014

Negli occhi

                                                      Negli occhi



" E poi si misero a cantare , intorno al fuoco , ed ardeva la malinconia, il senso puro della vita , rimaneva nella luce delle fiamme , e gli occhi si incontravano , perchè l'amore era imminente, impellente, ed il gioco degli sguardi si faceva intrigante e malizioso ,e le mani cominciarono a sfiiorarsi nelle carezze che preludevano l'unione ! " (F.L.)

IL GIOVANE HOLDEN

                           IL GIOVANE HOLDEN
               


"Voglio dire che ho lasciato scuole e posti senza nemmeno sapere che li stavo lasciando. È una cosa che odio. Che l'addio sia triste o brutto non me ne importa niente, ma quando lascio un posto mi piace saperlo, che lo sto lasciando. Se no, ti senti ancora peggio"
-- Jerome David Salinger
dal libro "Il giovane Holden" di Jerome David Salinger--